NAPOLI DE NICOLA MAZZARRI - Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli anche ai tempi di Mazzarri, ha commentato il ritorno del tecnico sulla panchina partenopea.
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Queste le affermazioni rilasciate da Alfonso De Nicola sul ritorno di Mazzarri a Napolipress: "Il Napoli si riprenderà. Si risolve tutto. Walter non lo sento da parecchio, ma che piacere il suo ritorno. Era proprio quello che ci voleva. Gli anni scorsi fece la stessa cosa quando sostituì Donadoni. Credo che riesca a salvare il Napoli. La squadra sarà fortissima nel girone di ritorno, ha avuto solo uno sbandamento".
"Credo di sì. È inevitabile. Non devi guardare la domenica, ma tutta la settimana. Il giocatore molla un pochino: una cosa è prima di raggiungere l’obiettivo, un’altra è quando lo hai raggiunto".
"So che è un gran lavoratore. Ci lavorerà tantissimo. Lui è un grande lavoratore: arrivava per primo e tornava dopo di tutti. E il giorno prima già aveva studiato l’allenamento per il giorno dopo. Sul campo lavorava tantissimo".
"Secondo me per lo staff. Lo staff di Mazzarri era collaudato, quello di Tudor no. Era assente. Era da rifare. E il preparatore atletico è un elemento fondamentale della squadra: diventa quasi il secondo allenatore".
"Hamsik è bravissimo. È il giocatore che mi è piaciuto di più. È possibile il suo ritorno, ma improbabile. A Napoli è sempre mancata una figura del genere di ponte tra squadra e società: io speravo in Edoardo".
"Osimhen lo stimo: è bravo perché ha imparato tantissimo. Due anni fa non era quello di adesso. Si è adeguato. Imparare è tanta roba: imparare significa che la notte non dormi, ma pensi a come fare per migliorarti".
"Sì. Ma deve partire sempre da Aurelio De Laurentiis. Se ha fatto così significa che andava fatto così".
"L’Empoli è una squadra che notoriamente corre perché sono tutti giovani. E fino alla fine: infatti, hanno segnato al 90′. Garcia si è fidato di Rongoni".
"La diagnosi è la cosa più importante. Ci vogliono venti giorni per smaltire una cicatrice muscolare. Potrà giocare minuti, ma neanche: o sei disponibile o non lo sei. Lui deve giocare dall’inizio. Osimhen è fondamentale"