NAPOLI INTERVISTA DI CANIO - Tra le maglie vestite in carriera da Paolo Di Canio c'è anche quella del Napoli, squadra a cui guarda sempre con affetto. E in una intervista al Il Mattino, l'ex calciatore e ora opinionista Sky, ha parlato degli azzurri di Luciano Spalletti.
"A settembre c’era entusiasmo, ma c’era anche incertezza su cosa potesse diventare. Poi anche dopo l’inciampo di San Siro contro l’Inter, guardando la reazione, capisci che la squadra è forte e non si deve porre alcun limite. I valori si sono esaltati e migliorati giorno dopo giorno. Questa squadra è qualcosa da studiare e a mio avviso può diventare ancora più strepitosa. Non a caso sono lì primi in serie A, vicini ai 100 punti, sprintando dall’inizio alla fine".
"Nei momenti topici l’esperienza fa la differenza. Già mi sono proiettato avanti e sono curioso: voglio vederlo contro una squadra di blasone nel momento di difficoltà. Come reagiscono i giocatori e che scelte fanno. Se mantengono questa freschezza, non hanno paura di incontrare nessuno e possono giocarsi le loro carte. Tutto può accadere. Per quello che hanno dimostrato in tre quarti di stagione non devono temere niente e nessuno. Perché anche quelli che subentrano fanno la differenza".
"Io ero molto più lento. Ma, dico, voi avete visto cosa ha fatto Kvara? Sterzate e risterzate come un velociraptor. Quando hai quell’arte del dribbling è tutto meraviglioso. Lui prepara il gol con la giocata precedente, come se fosse un’esca alla quale tutti i difensori sistematicamente abboccano. Quella è una giocata che unisce meccanica, cognizione, capacità di interpretazione in una frazione di secondo. Inutile girarci attorno: siamo al cospetto di un atleta 3.0: un futurista. Kvara ha la capacità della percezione delle gambe degli avversari. Riguardando l’azione ti rendi conto che lui guarda il pallone appena mezza volta, poi guarda solo gli avversari. Mi rivedo in quelle giocate, ma io un po’ troppo mi perdevo. Invece lui tira delle sassate per spaccare la porta. Ecco: Kvara è un mix perfetto tra bellezza e concretezza. Si differenzia da tutti gli altri esterni offensivi per la cattiveria sotto porta".
"Sarebbe un peccato perché Kvara e Osmhen sono due mini cicloni che si uniscono e ti devastano. La Premier è il campionato più bello del mondo e ti mette alla prova sulla fisicità. Victor non ha quella di Lukaku. È filiforme, elastico e relativo. Ha un fisico alla Bruce Lee: un magro che ti distrugge perché ha un’energia finale. La va a prendere nelle posizioni più improbabili".