NAPOLI INTERVISTA DE GIOVANNI - L'esonero di Walter Mazzarri e l'arrivo di Francesco Calzona in panchina fanno discutere in casa Napoli. A parlarne è stato lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, in una intervista a La Gazzetta dello Sport.
"Pienamente d'accordo con l'esonero. Mazzarri era un crollo costante. La conferenza stampa dopo la partita con il Genoa in cui ha difeso una prestazione indifendibile aveva fatto capire che non aveva proprio il metro della squadra. Non era adeguato. Più ancora dei risultati negativi, pesa la mancanza di un’identità di gioco. Ha adottato moduli diversi, togliendo progressivamente sicurezza alla squadra. Io mi sarei mosso anche prima: se hai una malattia derivante da una cura sbagliata, non dici ho speso i soldi per quella cura quindi me la tengo e mi tengo anche la malattia... Non è intelligente, se ti accorgi che qualcosa non va la devi mettere a posto, a prescindere dal costo".
"Ha portato la Slovacchia all’Europeo e conosce bene l’ambiente perché è stato già a Napoli con Sarri e Spallletti, adotta un gioco molto affine a questa squadra, allena e ha confidenza con Lobotka che per noi è fondamentale e ha un rapporto fortissimo con Hamsik. Quindi per molti versi il suo è un profilo compatibile. Poi non so dire quanto salire a bordo di un’auto che va a velocità sostenuta verso un baratro sia nelle corde del pilota. Vediamo".
"Sento dire che il quarto posto è troppo lontano, ma io non vedo nessuno correre a gran velocità. Non è questione di punti, conta quante squadre hai davanti. Ci sono molti scontri diretti e con un bel filotto da 7-8 partite la stagione possa cambiare. Per me la nostra rosa è tra le prime 3-4 della Serie A, tolta l’Inter non ne vedo di così clamorosamente superiori. L’importante è trovare un’identità di gioco. Inutile negare che ci sia molta delusione, ma di certo non è una città rassegnata. Forse è arrabbiata, ma pessimista proprio no...".