Napoli-Genoa, Mazzarri: "La squadra sa fare 3 moduli! Genoa avversario difficile. Su Osimhen, Zieliński e Traorè..."

16 Febbraio 2024
- Di
Luca Cioffi
Tempo di lettura: 5 minuti

CONFERENZA STAMPA MAZZARRI NAPOLI GENOA - Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Genoa, match valido per la 25^ giornata del campionato di Serie A. L'allenatore esordisce facendo il punto sulla questione Osimhen: "Tabelle non ne ho mai fatte, pensiamo solo a vincere più partite possibili, sono 17 gare importanti da qui alla fine, 15 e 2, per ora, dalla Champions League. Ora vediamo chi sta bene, chi rientra dagli infortuni, ma più o meno, abbiamo tutti a disposizione e siamo più fiduciosi di fare delle vittorie. Tenteremo di arrivare più in alto possibile, 7 punti sono tanti, relativamente tanti in base a ciò che faremo".

"Le altre che ci precedono devono venire da noi, domani ci sono 50mila spettatori, abbiamo un pubblico eccezionale e faremo quello di cui finora non siamo stati capaci. Con Osimhen mi sono sentito al telefono, come stava, c'è un contatto continuo, ora ci parlerò e vedremo se sarà disponibile per venire in panchina. Vediamo come sta dopo quei viaggi. Arriverà per l'allenamento del pomeriggio".

Sul cambio modulo

"Se lei parla con Ulivieri, ha avuto anche problemi. Diciamo che le ultime teorie di Coverciano, degli innovatori, se guardate anche i giovani, per non dare vantaggi agli avversari che ti prendono le misure, riescono a cambiare modulo di settimana in settimana. Nell'ultima conferenza ho detto, visto che ho avuto 2-3 settimane tipo, ho fatto assimilare ai ragazzi 3 moduli: 3-4-3, 4-3-3 già lo conoscevano, e il 3-5-2. Poi, voi, tutto il mondo calcistico intorno al Napoli mi avete chiesto di Kvaratskhelia, ultimamente, ma già nelle ultime dell'anno scorso aveva difficoltà a smarcarsi perché ci andavano 3 alla volta. Allora voi chiedevate un cambio posizione, io l'ho fatto con risultati ottimi in casa, è andato bene anche a Milano, è mancato solo il gol, s'è preso un palo e s'è fatto questo e quello. È un vantaggio fare 3 moduli e cambiare anche a partita in corso. Non vi dico domani, se avremo bisogno giocheremo in un modo, altrimenti in un altro. Col Milan, a parte il grande errore sul gol, avevamo fatto un'ottima partita. Pensando a tante cose, non avevamo giocato peggio dei rossoneri, s'è preso un palo con Simeone e un altro".

Sulla corsa Champions League

"I punti si recuperano vincendo le partite, sperando che non le vincano anche le altre. Mi sembra che il Bologna debba venire qua, l'Atalanta dovrà venire qua, al completo con Elmas e Olivera lì s'è vinto, è possibile vincere di nuovo. È possibile fare un risultato eclatante fuori casa quando saremo al completo, quando saremo più bravi in fase offensiva. Con 15 gare da 3 punti in palio ci sono 45 punti in palio, è possibile recuperarli, poi, altrimenti dirò non ci siamo riusciti, ma faremo di tutto per provarci con serenità senza fare promesse. Provare non significa riuscirci".

Su Osimhen e le responsabilità della squadra

"Pure i ragazzi, per come li conosco, soffrono la situazione. Anche loro devono capire che tutte le partite sono finali. Se poi pensato anche i giocatori che avevo a Bergamo, poi non più Elmas e Olivera. Eravamo partiti bene come gioco, poi s'è sofferto. L'unica partita sbagliata, colpa mia perché ero squalificato, è stata a Torino. Le altre le abbiamo giocate, ma ci sono stati episodi. Valutiamo Osimhen se sta bene, poi ci sono anche i compagni che si sono allenati. Ci sono i viaggi, anche io tipo dopo Madrid o altro: dopo i viaggi non è che siamo in forma. Poi lo vedrò dopo e ci parlerò. Osimhen è un fuoriclasse, ma devo rispettare chi si allena tutti i giorni e dorme bene".

Ancora sulla rimonta Champions

"Io sono concentrato sulla partita, ora ho guardato la rosa del Genoa, hanno Malinovskyi, Messias, hanno giocatori importanti, due attaccanti uno più in forma dell'altro, le partite sono tutte difficili e delicate. Pensiamo una alla volta. Al di là del Monza, dove abbiamo creato più di sempre, con le altre inferiori le abbiamo fatte nostre. Sono venuto per fare un appello al pubblico, con me sempre eccezionale, che domani ci diano una mano perché sarà un'altra gara complicata e difficile. Abbiamo un calendario sulla carte che sembra alla portata, questa è la verità".

Sulle voci di un possibile esonero

"Alleno da 23 anni, le ho passate di tutti i colori, cosa volete che mi facciano certe voci? Capisco che ci sono persone un po' represse nel calcio, che non riescono a rientrare, qualcosa mi arriva, non leggo manco più i giornali perché ho imparato che ti fanno solo innervosire mentre ci sono critiche he prendo in considerazione. Ma capisco quando uno critica è tranquilla, quando ci sono altre cose mi faccio una risata. Io sono concentrato per capire se i ragazzi possono rendere meglio".

Su Traorè

"È cresciuto, non era in condizione di giocare, ora ha un minutaggio decente, devo valutare se parte dall'inizio o a partita in corso, ma è arrivato il momento di provarlo. Ha 45 minuti, 60 al massimo, devo recuperarlo perché ci servirà da qui alla fine".

Sul momento della squadra

"Vorrei riguardare con voi le gare come faccio io. Mi preoccupa un po' che a Milano, nonostante l'assedio finale, abbiamo fatto solo quel palo alla fine, l'area non è piena come prima, ma quando sono arrivato il processo era sui gol subiti, la squadra era lunga, che non stesse bene fisicamente, a Bergamo abbiamo provato, intanto a non prendere ripartenze e ci siamo riusciti, con le squadre di media classifica abbiamo creato ancora tanto. Col Monza è la partita che più mi brucia di aver pareggiato, da 3 metri abbiamo fatto 3 occasioni clamorose, in alcune partite bisogna migliorare, ma in altre occasioni sono fioccate e siamo mancati. Dipende dalla lucidità. Bisogna essere anche più concreti, non so che dire".

Su Meret e Natan

"Natan è rientrato da due settimane, poi in allenamento non è la stessa cosa capire quanto può durare. Poi, non so se dall'inizio o meno. Su Meret devo parlare col preparatore dei portieri: posso dire che si è regolarmente allenato dall'inizio della settimana e oggi prenderemo la decisione".

Su Lindstrøm

"Qui parlano che ci sono pochi attaccanti, ma qui abbiamo vinto 2-3 partite nei finali con 4-5 attaccanti in campo, non so perché si dice che siamo difensivi. Mi dite voi chi levate? Il ruolo di Lindstrøm per me è esattamente quello che fa Kvaratskhelia, a sinistra ci fece fare l'1-1 contro il Verona, dall'altre parte ho visto poche cose. Deve trovare ancora una dimensione precisa, il suo ruolo perfetto è al posto di Kvaratskhelia. Sto cercando di metterlo dove può fare bene, vediamo domani quando lo utilizzerò".

Sulla filosofia di gioco

"Mi dicono che prima di prendere gol col Milan, si parlava benissimo, poi s'è preso quel gol maldestro, soprattutto per uno come me che ha vissuto sulla tattica, ma sono cambiati i giudizi. A parte Torino, non ho mai visto male la squadra, 20 minuti benissimo, poi gli altri prendono il sopravvento. Poi so perché succedono certe cose, ma a voi non lo dico, ma non è andata malissimo, manche un pizzico di fortuna su 3-4-5 punti in più, ma li meritavamo. I princìpi nel calcio moderno, visto che si parla di essere antichi o di aver studiato il 4-3-3 di Spalletti per averlo detto in un'intervista e ci ricamano a vita, ma il 4-3-3 lo studiavo a Coverciano, mi fanno parlare lì perché credo di saperli interpretare tutti. Non all'antica come dicono, ma recuperare anche nella metà campo offensiva, come con l'Inter all'inizio. Più vicini possibile al Napoli dell'anno scorso, ma nessuno si è accorto che sono cambiati 7-8 giocatori dalla rosa dell'anno scorso. Bisognerebbe smetterla di fare i paragoni".

Sull'aspetto mentale

"Io non vado a casa con loro e parlo con le loro mogli, ma la prima cosa che gli dirò è che quando sei campione d'Italia, come col Milan, un tifo del genere non l'avevo mai visto, i tifosi erano assatanati, il Napoli è campione d'Italia, tutti vengono per fare l'impresa. La prima cosa che dirò è che si pensa solo al Genoa, del Barcellona non ho mai parlato finora, sanno che non si può sbagliare perché abbiamo meno punti dell'anno scorso".

Ancora su Traorè

"Traorè me lo ricordo all'Empoli, so tutta la storia, lo conosco benissimo. Come caratteristiche, se sta bene, è una mezzala sinistra, il ruolo di Zieliński, Elmas, poi può fare anche il trequartista, ma da mezzala è perfetto, col 4-2-3-1 starebbe dietro la punta. Con Spalletti si giocava con Zieliński, molto simile a Traorè, Anguissa più fisico e incontrista, lui dovrebbe essere più vicino a Zieliński ed Elmas".

Su Zieliński

"Il ragazzo nello spogliatoio non è cambiato, devo capire io quando lui c'è con la testa, perché sappiamo che andrà via, potrebbe aver firmato. Si è fermato a Milano, me lo dicono loro, se è proiettato da un'altra parte e può non essere concentrato come negli altri anni. Valuteremo di volta in volta quando ci servirà".

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