Rasmus Højlund è diventato in poche settimane uno dei punti fermi del nuovo Napoli di Antonio Conte. Gol, personalità e una crescita evidente hanno reso l’attaccante danese centrale nel progetto azzurro. In un’intervista concessa a Sports Illustrated, l’ex Manchester United ha raccontato i suoi primi mesi a Napoli, soffermandosi sulla scelta di trasferirsi in Serie A, sul rapporto con Conte e sui modelli che hanno segnato il suo percorso di crescita.
"Lo United è stato piuttosto chiaro: non facevo parte dei piani per questa stagione. E il Napoli ha visto un’opportunità. Appena ho sentito il loro interesse, ho fatto capire subito al mio entourage che volevo solo venire qui. Ho parlato con l’allenatore, con il direttore sportivo e anche con alcuni compagni. È stato tutto molto chiaro".
"Sono stato davvero molto felice finora e mi sto godendo tutto. Non voglio essere troppo espansivo, anche perché sono ancora piuttosto giovane e a volte posso essere un po’ impertinente. In realtà ho una maglia di Romelu Lukaku a casa, perché ho sempre amato questa squadra. Ovviamente voglio giocare, ma voglio anche imparare da lui. Conte? È un allenatore incredibile. Quando ti chiama, devi solo dire sì. La prima chiamata? È stata breve ma molto chiara. Entrambi sapevamo che fosse un passo giusto per me. È stato un ottimo incontro".
"Assolutamente sì. È un allenatore incredibile, ha fatto bene praticamente ovunque sia stato. Quando ti chiama, devi solo dire sì".
"Lukaku è uno di quelli. Cristiano Ronaldo è il mio idolo più grande: non per lo stile di gioco, ma per mentalità e fame di gol. E poi Lewandowski: movimenti incredibili, può fare tutto".
"Sono più maturo e più forte. L’esperienza allo United, con tanta pressione, mi ha fatto crescere".
