De Laurentiis: "Voci su Conte false! Su Garcia dico che..."

19 Ottobre 2023
- di
Redazione MagicoNapoli
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Aurelio De Laurentiis
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI INTERVISTA DE LAURENTIIS - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista ad alcuni giornalisti direttamente da Castel Volturno, quartier generale azzurro. Il numero uno partenopeo ha fatto il punto su tutte le voci che sono circolate nelle ultime, tormentate, settimane dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina. Queste le dichiarazioni riportate da Sportmediaset.

Su Conte

"Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto. Nella vita si possono avere dubbi e va valutato il proprio operato, se c'è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità. Ma da qui a dire di cambiare l'allenatore...Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta, come successo con Sarri e Spalletti. Non voglio domande su Antonio Conte, sarebbe un'azione di disturbo. Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c'era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja...Il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce".

Sul caso scommesse

"Le scommesse si fanno in maniera ortodossa e poco ortodossa, esista una centrale ad Hong Kong che fattura più di 50 miliardi di dollari l'anno. Tre anni fa parali di un libro americano "Calcio mafia", argomento poi ripreso da Raffaele Cantone in "Football clan", dove si parlava di scommesse. Eppure non si è approfondito l'argomento, adesso se ne torna a parlare anche se non si sa ancora bene in che termini. Non parlo di ludopatia, di vizi, di troppi soldi che girano, di persone poco mature: per quel che mi riguarda sono sempre stato molto attento ad assumere calciatori la cui realtà familiare e provenienza geografica mi assicurassero una certa tranquillità psicologica e una certa tutela. Tengo molto alla cultura del lecito, il Napoli fa anche un'azione di sorveglianza su atleti che credo siano ragazzi per bene e che hanno famiglia a posto. Poi è chiaro che gestire una ricchezza improvvisa è un problema, non tutti sanno farlo. Se una persona non ha altri interessi, poi può essere abbagliato da altro. Non è giustificabile ma poi si può essere preda da altre allucinazioni, altre attrazioni".

Sul Napoli

"In questo periodo ho avuto tanti impegni, ora sono tornato e mi sono riavvicinato alla squadra per darle serenità. La colpa è mia di non essere stato sufficientemente vicino alla squadra a inizio stagione, ma avevo altre incombenze. Una volte risolte, mi sono dedicato al Napoli e sarà così per tutto il resto del campionato. L'anno scorso abbiamo vinto con 16 punti sulla seconda ma chi l'ha detto che ci dovremmo ripetere, tra l'altro con un altro allenatore? Lo speriamo, certo, ma tutto ciò non è scritto da nessuna parte. Noi siamo il Napoli, ci siamo qualificati in Europa per 15 anni di fila, non è che ogni volta un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va tutto a fuoco. I pompieri siamo noi stessi, le decisioni vanno fatte con serenità e senza errori dettati dalla fretta".

Su altri allenatori

"Parliamoci chiaro: non è che tutti gli allenatori vogliono rischiare di venire in un posto dove c'è il paragone con Spalletti, che ha vinto con 16 punti di vantaggio. Chi glielo fa fare? Io gli dico: non sapete cosa vi perdete a non venire a vivere a Napoli, l'energia che c'è qui non si trova altrove".

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