Napoli, l'avvocato Grassani convinto di ribaltare la sentenza

19 Ottobre 2020
- di
Redazione MagicoNapoli
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L'avvocato Mattia Grassani, seguirà il Napoli nel giudizio in Corte d'appello. Vuole cancellare la sconfitta a tavolino con la Juventus, parla per la prima volta della sentenza. Il legale fa il punto su Radio Kiss Kiss Napoli.

"Confermo che questa è la prima volta che ci confrontiamo coi media. Definirei la sentenza erronea, infondata e meritevole di riforma in secondo grado. Occorre fare chiarezza sui tempi.

Il Napoli venerdì sera ha presentato la dichiarazione di reclamo, con richiesta di avere accesso agli atti ufficiali. Si compongono per una buona parte con la documentazione da noi prodotta a corredo del reclamo in primo grado. Soprattutto con un voluminoso dossier fatto dalla Procura Federale su cui il giudice sportivo ha fondato parte della decisione.

Questo dovrebbe avvenire nella giornata di oggi, poi decorreranno cinque giorni per presentare i motivi. Il Napoli orientativamente tra venerdì e sabato, se oggi gli atti ufficiali verranno messi a nostra disposizione, dovrebbe depositare i motivi. E' chiaro che se i documenti ci verranno messi a disposizione domani si andrà a lunedì prossimo. Poi ogni giorno potrà essere utile per convocare la riunione e andare a discutere a Roma".

GIORNI DI LAVORO NO STOP - "Sono sceso in un giorno e mezzo sabbatico perché dopo averla letta una volta la sentenza ho pensato che non fosse vera. Che non fosse veramente quello l'impianto motivazionale che ha spinto il giudice a comminare la più grave delle sanzioni.

Poi abbiamo cominciato a lavorare per ricavare un giudizio complessivo di una sentenza sicuramente attaccabile. Pregna di passaggi che non sono sostenibili in secondo grado, in primis un principio di gerarchia delle fonti. Dire che il Napoli solo alle 14:13 della domenica ha avuto chiaro il suo divieto a viaggiare e che dopo quell'ora non si sarebbe potuto organizzare la trasferta è sbagliato. Sono due assunti completamente smentiti dai documenti.

Già il sabato erano arrivati al Napoli documenti dalle ASL. I giocatori non potevano lasciare la quarantena. Il giudice Mastrandrea non ci può dire che il Napoli non aveva più intenzione di partire per Torino perché le carte dimostrano il contrario. Inoltre a quell'ora, se il provvedimento fosse stato positivo, il Napoli avrebbe potuto tranquillamente organizzare una trasferta. Ovviamente con la disponibilità della compagnia aerea e la possibilità di recuperare i giocatori e arrivare a Torino con 2-3 ore di anticipo".

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