Napoli, l'altalenante rendimento del biennio Benítez: i numeri

15 Giugno 2023
- Di
Thomas Alvieri
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Tempo di lettura: 4 minuti

NAPOLI RENDIMENTO BENITEZ NUMERI - Tra i tanti candidati alla panchina del Napoli dopo l'addio di Luciano Spalletti c'è anche un allenatore che è già stato sulla panchina degli azzurri come Rafael Benítez. Ritorno al futuro? Dipende dalla scelta di Aurelio De Laurentiis. Se essa dovesse ricadere sul tecnico spagnolo, c'è già una bella base di analisi in termini di numeri, a partire dal rendimento della formazione da lui allenata durante il biennio partenopeo.

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Napoli, i numeri di Benítez: un biennio agrodolce

Rafael Benítez viene ingaggiato dal Napoli il 27 maggio 2013, firmando un biennale con opzione per il terzo anno a 3,5 milioni di euro a stagione. Il tecnico spagnolo prende il posto di Walter Mazzarri, che lascia la panchina azzurra dopo quattro anni. Questo passaggio segna tre cambiamenti fondamentali in quella formazione: l'arrivo di Gonzalo Higuain, il passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro e l'innaturale avanzamento di Marek Hamsik sulla trequarti.

Il Napoli di Benítez: stagione 2013/2014

L'inizio in Serie A è scintillante, con cinque vittorie nelle prime sei uscite (intervallate dall'1-1 col Sassuolo) e la vittoria per 2-1 sul Borussia Dortmund in Champions League. L'oscillante, altalenante andamento del Napoli di Benítez è evidente sin da subito, quando la striscia positiva viene interrotta dai due ko per 2-0 contro Arsenal e Roma, scivolando a -5 dalla vetta della Serie A. Nel mezzo, un 4-0 rifilato al Livorno che conferma quanto detto prima. Seguono altri cinque successi di fila, tre in campionato e due in coppa nel doppio confronto col Marsiglia, ma le debacle consecutive contro Juventus (3-0), Parma (0-1) e Borussia Dortmund (3-1) compromettono tutto.

La vittoria per 2-0 sull'Arsenal non basta per passare i gironi e la stagione è già in salita. La distanza in Serie A dai bianconeri al termine del girone d'andata (-10) è ampia e con l'avanzare delle giornate diventa sempre più incolmabile. L'àncora di salvezza è la Coppa Italia, vinta eliminando Atalanta e Roma e poi battendo in finale la Fiorentina per 3-1. Per Benítez arriva il primo trofeo sulla panchina del Napoli, al primo anno, ma il percorso europeo lascia comunque un sapore agrodolce. Retrocessi in Europa League, gli azzurri dopo aver superato lo Swansea vengono eliminati agli ottavi di finale dal Porto, interrompendo anzitempo una potenziale campagna trionfale.

Il Napoli di Benítez: stagione 2014/2015

La stagione seguente, quella della conferma del Napoli vincitore della Coppa Italia sia in patria che in Europa e la seconda del contratto di Benítez, si trasforma in un'incubo sin dal principio. Il terzo posto dell'anno precedente obbliga Higuain e compagni a passare dai preliminari per raggiungere un girone di Champions League che non arriverà mai. Gli azzurri vengono sconfitti complessivamente per 4-2 dall'Athletic Bilbao e retrocedono a sorpresa in Europa League. Anche in Serie A le battute d'arresto di misura con Chievo e Udinese sembrano mettere la formazione campana da subito fuori da giochi per lo Scudetto.

Il Napoli stenta in campionato, ma anche in Europa League, dove vince a Bratislava contro lo Slovan ma cade contro lo Young Boys per 2-0. Dopo la caduta, il movimento oscillatorio della parabola Benítez comporta una risalita. Arrivano infatti 10 risultati utili consecutivi tra tutte le competizioni (5 V, 5 P) interrotte dalla sconfitta per 2-0 col Milan di metà dicembre 2014. Il 22 dicembre ecco il secondo titolo con la vittoria sulla Juventus in Supercoppa Italiana, poi grazie al successo sulla Lazio la formazione partenopea arriva al giro di boa al terzo posto.

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Il tramonto del biennio Benitez

Il Napoli procede a vele spiegate nelle coppe, arrivando fino alla semifinale sia in Coppa Italia (eliminate Udinese e poi Inter) che in Europa League (battute Trabzonspor, Dinamo Mosca e Wolfsburg). Tuttavia, proprio ad un passo dal raggiungimento dell'atto finale, la parabola Benítez si schianta. In patria è la Lazio a prevalere sugli azzurri, mentre in Europa a sorpresa il guastafeste è il Dnipro di Nikola Kalinic. Fallisce ancora la campagna europea della formazione partenopea, che al termine della stagione chiude al quinto posto in campionato e non ottiene la qualificazione alla Champions League successiva. Aurelio De Laurentiis decide così di concludere, dopo un biennio altalenante e parzialmente infruttuoso, il rapporto con l'ex Liverpool.

I numeri di Benítez al Napoli: una parabola discendente

I numeri di Benítez da allenatore del Napoli, nel totale del biennio, ci dicono: 112 partite totali, 61 vinte (esattamente la metà), 26 pareggiate e 25 perse con 1,87 la media punti. Evidente la differenza tra la prima e la seconda annata partenopea del tecnico. Nella stagione 2013/2014 il Napoli di Benítez si piazza al terzo posto in Serie A con 78 punti (2,05 di media a partita), 32 vittorie su 53 incontri disputati (60,3%). Decisamente migliore il rendimento casalingo (20 successi su 27) rispetto a quello in trasferta (12 su 25, con ben 8 sconfitte). Il reparto offensivo raggiunge le 104 reti realizzate tra tutte le competizioni (77 in campionato).

L'annata seguente vede un calo (in alcuni casi anche tracollo) dei numeri della prima stagione. Nella 2014/2015 per il Napoli arriva un quinto posto in Serie A, frutto di 63 punti conquistati (-15 rispetto alla 13/14 e 1,65 di media a partita). In confrontro all'anno d'esordio sulla panchina azzurra di Benítez sono inferiori sia le vittorie tra le mura amiche (17 su 30 gare disputate) che quelle lontano dal proprio pubblico (appena 10 su 28 condite da 11 sconfitte). Gli azzurri conquistano bottino pieno 27 volte sulle 59 disponibili (45,7%), portando in negativo la tendenza rispetto all'anno precedente. Sempre 104 le reti totali segnate, mentre quelle subite passano da 73 a 57 e la differenza reti da +47 a +31.

© RIPRODUZIONE RISERVATA - 15/06/2023

Thomas Alvieri

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