NAPOLI ROMA GARCIA SIMILITUDINI - Dal 4-3-3, modulo preferito di Rudi Garcia, alle caratteristiche degli interpreti, passando per il calciomercato. Il nuovo Napoli evidenzia alcune curiose similitudini con la Roma presa in mano dal tecnico francese nel 2013.
Roma 2013 e Napoli 2023 partono dallo stesso dogma: il modulo 4-3-3. La formazione giallorossa di Rudi Garcia scendeva in campo con De Sanctis tra i pali, supportato dalla linea composta da Maicon, Benatia, Castan e Dodò. A centrocampo il trio Pjanic-De Rossi-Strootman veniva modificato solo con l'inserimento sporadico di Nainggolan. In attacco corsa, fantasia e tantissima tecnica grazie a Gervinho, Florenzi e Francesco Totti. Anche il nuovo Napoli di Garcia riparte dal 4-3-3 e da Meret, confermato in porta a differenza di De Sanctis, che nel 2013 arriva alla Roma proprio dagli azzurri.
Davanti al portiere la spinta a destra arriva da Di Lorenzo, come da Maicon, mentre a sinistra Olivera e Mario Rui si alterneranno come Dodò e Torosidis. In difesa si attendono sviluppi per Kim, mentre al suo fianco confermatissimo Rrahmani. A centrocampo un'aggiunta 'alla Strootman' potrebbe completare un reparto che già adesso con Lobotka, Zambo Anguissa e Zielinski è di altissimo livello. Davanti valutazioni in corso nel ruolo di ala destra, mentre Osimhen e Kvaratskhelia sono i perni da cui il nuovo progetto vuole ripartire.
Le similitudini tra quella Roma e questo Napoli si estendono alle caratteristiche degli interpreti. Ecco dunque che Garcia, in caso di partenza di Kim, potrebbe propendere verso un profilo simile a quel Benatia. Stesso discorso se dovesse salutare Zielinski, magari rimpiazzato con un doppio colpo per rimpolpare la linea mediana, o Lozano.
Certezza tra i pali, spinta dal terzino destro e alternanza a sinistra ma non solo. Un mediano completo (De Rossi e Lobotka), capace di dare i ritmi alla squadra e circondato da qualità e quantità. Allora Strootman e Pjanic, oggi negli azzurri Zambo Anguissa e Zielinski. Questo Napoli però possiede due elementi che quella formazione non aveva (Totti permettendo), come Osimhen e Kvaratskhelia.
Tuttavia, seppur con numeri meno scintillanti dagli attaccanti attuali degli azzurri, la prima Roma di Garcia apre la stagione con 10 vittorie consecutive. La formazione giallorossa chiude la Serie A al secondo posto, lottando con la Juventus per tutto l'arco dell'annata e riportando entusiasmo in una piazza complicata come quella capitolina.
Nel 2013 la Roma dovette far fronte alla cessione di tre elementi fondamentali della rosa: Marquinhos, Lamela e Osvaldo. Come il Napoli 2023, le possibili partenze sarebbero in tre ruoli specifici come il centrale (Kim), l'ala destra (Lozano) e la punta (Osimhen). In quell'estate, i giallorossi incassarono 31,4 milioni dal difensore brasiliano, passato al PSG, rimpiazzandolo con Benatia per 13,5. Gli altri due addii fruttarono al club capitolino altri 45 milioni (30 l'esterno argentino, 15 il centravanti).
Con quel budget la Roma migliora il centrocampo, aggiungendo Strootman (17,5 milioni al PSV) e inserisce Ljaijc (12 alla Fiorentina), Gervinho (8 all'Arsenal), Destro (4,5 al Genoa) e il prestito di Nainggolan dal Cagliari (3 milioni, poi riscattato a 15) a gennaio.
Questo Napoli di Garcia sta lavorando esattamente in quei ruoli, col medesimo approccio, come conferma l'interessamento per i vari Gabri Veiga e Koopmeiners oltre alla necessità di sostituire i probabili partenti Kim e Lozano. Quel calciomercato si è rivelato il primo mattone di una stagione da record per i giallorossi (85 punti, superati poi dagli 87 di Spalletti nella 2016/2017), col tecnico transalpino al timone.
Thomas Alvieri