NAPOLI SALERNITANA CONFERENZA STAMPA SPALLETTI - Alla vigilia della partita contro la Salernitana, che potrebbe consegnare la matematica certezza dello scudetto al Napoli, l'allenatore azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa.
"Conosciamo da tempo qual è la nostra direzione. Proseguiamo per la strada fatta finora, poi ci sono delle cose che stanno al di sopra di noi e che non possiamo controllare. È giusto essere controllati per altre cose e ci adeguiamo, ma noi saremo pronti a giocare la nostra partita, saremo stati pronti oggi lo stesso, con tutte le forze, pure quelle che non abbiamo. Giochiamo e basta".
"La Salernitana è una squadra fort che non perde da 8 partite. Conosco benissimo Sousa, lo apprezzo, abbiamo fatto anche un viaggio insieme ed è uno che lavora sul campo. A vederli da fuori sembrano una società proiettata nel futuro, il presidente sta facendo un grande lavoro, è una città che ha entusiasmo e grande amore per questo sport per cui sarà una gara difficilissima. Lo spostamento ha motivato di più gli avversari, ma faremo quello che dovevamo fare oggi".
"Mancano ancora dei punti, non si è fatto ancora nulla. Ricordo quando ne parlai in famiglia, condivido con due figlioli ormai grandi, e tutti e due, come se fossero stati in curva ad un gol di Maradona, mi hanno detto a Napoli non si può non andare, ma poi si deve vincere perché ci sono stati allenatori e calciatori fortissimi che hanno fatto un calcio magnifico che mi ha sempre entusiasmato. C'è una sola possibilità per uscirne gioiosi, vedo anche dalle dichiarazioni che si esce scontenti se non si vince... (ride, ndr). Ora dobbiamo fare i punti che mancano e si ragionerà d'altro, se si avvererà, vedremo".
"Napoli è una città energica, a volte folle, da fuori la vedono teatrale e poco vera, ma molto filmata di cose non essenziali, non vere, non reali, ma per me è l'opposto nel senso che sono proprio quelle cose lì quelle reali che i napoletani vivono in maniera profonda. Queste qualità di saper mandare dei messaggi spettacolari, facendo spettacolo, ma di questo se ne parlerà tra un po'...".
"I ragazzi sono alla ricerca di qualcosa da raccontare ai figli, ai nipoti, per voler raccontare delle cose particolari, eccezionali, bisogna fare risultati eccezionali, vivere storie eccezionali. Se saranno bravi questa è una di quelle da poter raccontare, sono ragazzi eccezionali, umili, disponibili a metterci qualcosa di loro e dire qualcosa di loro, ma quello che mi è sempre piaciuto e veder nascere una famiglia come la loro, mi rende orgoglioso vedere un gruppo così".