Il Napoli stecca in casa contro lo Spezia in una partita dominata per tutti e 90 i minuti di gioco. Parte a razzo la squadra partenopea con Lorenzo Insigne che nei primissimi minuti di gioco si divora il gol del vantaggio. Il capitano azzurro aggancia il passaggio corto di Lozano, ma a tu per tu col portiere sbaglia clamorosamente il tiro che termina largo sulla sinistra. Ancora un’occasione per Politano con un tiro forte al 4’ che lo Spezia devia in corner. Pressing feroce della squadra allenata da Gennaro Gattuso che ha schierato un 4-2-3-1 che di fatto si trasforma in un 4-2-4. Energia e cattiveria, ma poca concretizzazione sotto porta. Erroraccio di Provedel al 12’ che si lascia rubare palla da Lozano. Tre occasioni per il Napoli sfumate nell’arco di 15 secondi. Ancora Insigne e Fabian Ruiz poco precisi e cinici in area di rigore. Palla perfetta dell’attaccante di Frattamaggiore a Lozano al 25’. Il messicano la stoppa, si gira, ma anziché calciare, la rimette all’indietro sbagliando. Giocata straordinaria di Zielinski su Insigne che al 37’ sbaglia ancora un gol facile. Decine di tiri in porta, palle gol clamorose, ma il primo tempo si inceppa sul risultato di 0-0.
Nella seconda frazione di gioco esce Politano, entra Petagna. Sullo spinta di Di Lorenzo il neo entrato subito calcia col destro ma ribatte Provedel. La sblocca finalmente la squadra azzurra al 56’. Una palla sporca in area di rigore che Andrea Petagna anticipando Terzi infila in rete. Leggerezza difensiva di Fabian Ruiz che fa fallo in area di rigore e concede penalty allo Spezia. Dagli 11 metri Nzola spiazza Ospina e fa 1-1. Ancora un’occasionissima per il Napoli al 74’ che la spreca con Petagna che la sfiora appena. Succede di tutto nell’arco di pochi minuti. Lo Spezia finisce in 10 uomini, ma all’82’ un rimpallo mette tutti fuori causa tranne Pobega che da due passi incassa senza difficoltà. Assalto azzurro all’area di rigore avversaria nei minuti finali, ma il Napoli spreca ancora e finisce per regalare i tre punti allo Spezia. Il Napoli ha un problema e si chiama cinismo. Il campanello d’allarme è suonato ancora.