NAPOLI INTERVISTA SPALLETTI - Chiunque venga interpellato per commentare la stagione del Napoli, non può che esprimere parole d'elogio per la squadra di Luciano Spalletti. E così anche Cesare Prandelli, il c.t. dell'ultimo Mondiale giocato dall'Italia nel 2014, in una intervista a Il Mattino ha celebrato ed esaltato gli azzurri.
"È un capolavoro che dovrebbe essere portato ad esempio di dirigenti e presidenti. Dovrebbero dire: imparate da Spalletti, De Laurentiis e Giuntoli come si costruiscono le squadre per vincere. Badando ai ruoli da ricoprire e non ai nomi, badando alla sostanza del progetto e non a prendere applausi semplici. La Champions? Ma a me sembra che proprio contro Liverpool, Ajax e Rangers siano andati in scena gli spettacoli più entusiasmanti. In Italia, in qualche momento, piccole contromisure pure si riescono a prendere. Ma in Champions è raro vedere una superiorità organizzativa come quella del Napoli. Non ci sono limiti per questa squadra e non deve porsi limiti questo Napoli anche perché c’è qualcuno, secondo voi, che ha capito come si affronta e si limita questa squadra fantastica?".
"Questo è un riscatto per la mia generazione. Quella che non si innamora dei sistemi di gioco ma pensa a come valorizzare i propri uomini. Luciano è stato magico ed è riuscito a imporre il concetto di squadra in una società in cui l’io, rispetto al noi, è sovrastante. Io non riesco a cambiare canale se c’è il Napoli in tv, per me è meglio di una gara del Manchester City o del Barcellona. Questa squadra è un orgoglio del nostro calcio. Luciano sa cosa vuol dire insegnare il calcio. Lui è un martello, fin dall’inizio ha lavorato a questo concetto: la gestione è del gruppo è unica, non ho mai visto un gesto fuori posto, una polemica di questo o quel calciatore. Ha creato una specie di paradiso calcistico".
"Spalletti e De Laurentiis hanno trovato i giocatori nel posto giusto: Kvara è straordinario per intensità, qualità nell’uno come uno ma sempre finalizzato alla giocata verticale. Osimhen è spietato e possente. Ma colpisce l’armonia della squadra: il portiere ha il pallone e nessuno volta le spalle perché tutti vogliono prendere parte alla costruzione del gioco. Chi ama il calcio, deve ammirare il Napoli di Spalletti".