SPALLETTI NAPOLI UDINESE CONFERENZA - Queste le parole di Luciano Spalletti, intervenuto in conferenza stampa, alla vigilia del match allo stadio Maradona tra Napoli e Udinese.
"L'entusiasmo lo percepiamo fortissimo ed è facile da toccare e assorbire. L'amore trasmette sensazioni positive. I miei giocatori sono dei professionisti, si chiedono sempre se basta ciò che hanno messo nelle partite. Moltissimi si alzano la mattina per andare sopra il proprio livello, nel calcio moderno funziona così. Bisogna ribellarsi alla normalità ed aggiornarsi continuamente, noi di questi ragazzi qui ce ne abbiamo diversi, danno il massimo e si inventano anche qualcosa. È una nostra caratteristica, poi c'è il talento che fa la giocata, ma per ripetere spesso quella giocata serve il carattere dietro e l'ho visto".
"Abbiamo nove storie da raccontare da protagonisti per i nostri tifosi, in casa e fuori come abbiamo visto a Verona. Percentuali scudetto? Ci sono quattro squadre col 25% di probabilità di successo, ma la classifica conta e chi è davanti e chi deve recuperare una gara ha più chance".
"Le insidie sono molte, Marino e Pozzo sanno costruire per gli obiettivi che vogliono raggiungere. Marino crea ordine nelle situazioni e i giocatori sono scelti bene per i loro obiettivi. Le ripartenze sono un'insidia se non hai equilibrio, la forza sulle palle inattive perché hanno fisicità, e poi hanno grande estro in 3-4 elementi, elementi di livello che possono fare mercato importante. Dovremo avere equilibrio, gestire la partita e avere chiaro cosa ci giochiamo in queste 9 storie. Loro hanno un disegno ben preciso, faranno un blocco squadra abbastanza vicino all'area per recuperare e ripartire, perdere palla lì sarebbe un problema. Bisogna essere bravi ad andargli dietro, palleggiare in superiorità, abbiamo le caratteristiche per farlo. Hanno calciatori tecnici tendono a prenderla tra i piedi, fare l'uno-due, lì non sono stato tanto bravo forse a dargli il comportamento di andare oltre quella barriera e riceverla dietro il blocco della linea difensiva".
"L'atteggiamento, l'ho detto più volte, è in un modo quando hai il pallone e in un altro quando ce l'hanno loro, l'intenzione è quella, non so se ci riusciremo. Nei 5 che vengono a prendere palla, ti lasciano i terzini liberi, non sempre ci puoi andare direttamente, bisognerà saperla gestire da destra e sinistra per trovare varchi e dei vuoti, 4-3-3 mischiato al 4-2-3-1, cambia poco".