UNION BERLINO NAPOLI FISCHER CONFERENZA - Alla vigilia del match di Champions League tra Union Berlino e Napoli, l'allenatore dei tedeschi Urs Fischer ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
E' un bene giocare subito dopo l'ultimo ko.
"Sì, è importante avere subito un'altra opportunità, abbiamo davanti un avversario difficile, i campioni d'Italia, serve fiducia ma gli ultimi risultati non sono stati positivi e ci manca autostima ma dobbiamo restare ottimisti e dobbiamo sapere che il calcio è anche divertimento. Affronteremo il Napoli nel modo giusto per portare via punti".
Sugli infortunati
"Domani mancheranno sicuramente Juranovic e Roussillon che sono fuori, su Gosens ha fatto messaggi, l'ho visto allenarsi a parte e forse può giocare un po'".
Anche Garcia è in difficoltà come lei, che Napoli si aspetta? In crisi?
"Non lo so se è in crisi, l'ho seguito ultimamente, è quinto a 5 punti dalla prima, non penso sia in difficoltà o in crisi. Hanno Osimhen fuori, pure un centrale difensivo mancherà, ma mi aspetto il Napoli di sempre, è forte, gestisce bene la pressione, è pericoloso in tutti i settori, sugli esterni con Kvaratskhelia e Politano uno contro uno. Cito anche Lobotka, il metronomo del loro centrocampo, sarà difficile".
L'anno scorso miglior difesa della Bundesliga poi cos'è cambiato quest'anno?
"Non è facile rispondere, dipende da tanti fattori. Uno di questo è la compattezza, ma anche il vincere duelli, poi ci manca concretezza in varie fasi di gioco, non è solo un aspetto. Dobbiamo ritrovare compattezza e solidità nell'uno contro uno, domani sarà importante fare un piccolo passo in avanti per crescere".
Il ds ha ribadito la fiducia nei suoi confronti nonostante le sconfitte. Cosa può portare a farsi da parte?
"Sono domande già fatte, non vorrei ripetermi ma rispondo senza problemi. Sentire la fiducia fa sempre piacere, in passato insieme abbiamo raggiunto e festeggiato successi, ora siamo in un momento difficile e dobbiamo restare compatti anche come società per riprenderci. Io lavoro tutti i giorni per migliorare e tornare sulla strada giusta, il sostegno può fare solo bene, ma sappiamo che il calcio dipende dai risultati. Io non pesno a ciò che può succedere tra 3-4 settimane, ma penso solo ad oggi ed a complicare le cose al Napoli esprimendo il massimo potenziale. Poi se la squadra ipoteticamente non dovesse più seguirmi, saprei cosa fare".
Se non dovesse recuperare Gosens?
"Non ci faremo cogliere impreparati, abbiamo preparato allenamenti in questo senso, se non dovesse recuperare Robin abbiamo in alternativa anche Leite ma sono ottimista sul recupero di Gosens.
Ha recuperato anche Knoche, insidia Bonucci o continuerà con lui?
"Ha giocato sabato per la prima volta, avrebbe potuto fare anche i 90 minuti, ma è uscito a scopo precauzionale. Può giocare. Bonucci, ma non solo, devono preoccuparsi perché significa tenere tutti sulla corda per aiutare".
Cosa pensa del suo collega Rudi Garcia?
"Non lo conosco personalmente, ho seguito molto il Napoli e posso dire che è una squadra compatta, si muove bene senza palla, ha qualità sugli esterni, nell'uno contro uno, sarà difficile. Conosco il Napoli".
Si aspettava di più da Bonucci e Gosens? Ha parlato con loro del Napoli?
"In generale non sono soddisfatto della situazione e quindi tutti i giocatori ed io siamo responsabili, quindi anche loro, poi sull'inserimento posso dire che sono perfettamente integrati, sono leader, sono felice di questo. Bonucci non ha fatto preparazione con noi, ha giocato subito per l'infortunio di Knoche, Gosens sono abbastanza soddisfatto di lui ma non al 100% perché si devono migliorare degli automatismi".
Vi siete confrontati con la squadra?
"Sì, ci siamo detti di tornare a fare quello che sappiamo fare, correre, compattezza, ritrovare automatismi, prendere le decisioni giuste e vincere i duelli, rischiando quando è necessario".
Ha elogiato Lobotka ma ha preparato qualcosa per limitarlo?
"No, sarebbe un errore concentrarsi solo su di lui anche se è il metronomo. Il Napoli è così forte... pensiamo anche ai tre davanti, gli esterni e poi Raspadori o Simeone. Ne abbiamo parlato così tanto in allenamento... anche se proveremo a fargli toccare meno palloni a Lobotka, ma senza una trappola per lui".