NAPOLI INTERVISTA BAGNI - Salvatore Bagni ha giocato con la maglia del Napoli alcuni dei derby del Sud contro la Roma più iconici. Come quello nel 1987 che sancì la fine del gemellaggio tra le due tifoserie, proprio con un suo gesto: quello dell'ombrello nei confronti dei sostenitori giallorossi. L'ex attaccante ha chiesto più volte scuse per quella sua azione e ora, in una intervista al Corriere dello Sport, ha parlato della sfida di domenica prossima Napoli e Roma all'Olimpico.
"Io amo Mou, ma da sempre, da quando lo conobbi nel sottopasso di San Siro, dove portai mio figlio Gianluca, tifoso dell’Inter, per una foto con lui. Ditemi: c’è un altro tecnico che sarebbe stato capace di riempire l’Olimpico così come ha fatto lui? E quanto a Spalletti, come si può non riconoscergli il merito di avere creato qualcosa che rappresenta in assoluto un capolavoro calcistico? La Roma ha la credibilità che va oltre i risultati, gliela fornisce il suo allenatore. Il Napoli è l’espressione più alta, in questo momento, a livello europeo. La Roma è in fase di costruzione, ancora, perché bisognerà intervenire con il mercato in alcune parti del campo. Il Napoli rappresenta la sublimazione delle idee, avendo ricostruito in maniera meravigliosa".
"I tre là dietro di Mou io me li prendo tutti, c’è la fisicità che dà la coesione, una capacità di opporsi a qualsiasi situazione e l’atletismo che in fase offensiva diventa un fattore o una preoccupazione per gli altri. Quindi: Ibañez, Smalling e Mancini. Spalletti ha quello che diventerà uno dei più grandi esterni del Mondo, e parlo ovviamente di Kvara, e un centravanti, Osimhen, che già vale sui cento milioni, forse di più, e ancora non si è visto. Poi aggiunga lei chi vuole da quell’organico, per dare enfasi al giudizio: Zielinski, Anguissa, Raspadori".
"Kvaratskhelia è il colpo più eclatante degli ultimi venti anni, ma mi sto tenendo basso. Dieci milioni sono niente per un talento del genere. Kvara non si annulla, si può tentare di limitare. Ha avuto la capacità di sorprenderci subito, senza aver bisogno del periodo di ambientamento. E se al primo anno ti sta facendo tutto questo, al secondo cosa combinerà?".
"E perseguitato da talmente tanti infortuni che faccio fatica a ricordarli e neanche voglio. Ma tornerà ai suoi livelli, ha appena 23 anni, dà strappi come pochi che diventano letali e trascinano la squadra. Io, a pensarci bene, lo vedo in formazione domenica, perché uno come lui può aiutare la Roma".
"Ero scettico, come tanti, ad agosto. Invece il Napoli è stato sublime, ha ricostruito con competenza. Il resto lo sta facendo l’allenatore e in che modo: una squadra che sembra non abbia difetti. Forse ne avrà, ma non se ne vedono ancora. Ha vinto in casa della Lazio e del Milan, per ricordarlo".