Gattuso non è come Ancelotti. Il Napoli deve lottare

24 Novembre 2020
- di
Redazione MagicoNapoli
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gattuso vuole mentalità
Tempo di lettura: 2 minuti

Gattuso non è come Ancelotti. Quindi, niente paragoni. “Se continuiamo così me ne vado”. L’aut aut di Rino Gattuso è servito. Il suo Napoli non ha la cattiveria giusta e l’allenatore è pronto anche a rimedi estremi. Quella di Rino Gattuso alla squadra è stata sicuramente una provocazione. Il clima non tranquillo a Castel Volturno ha messo in evidenza qualche crepa. In particolare la squadra non avrebbe gradito le dichiarazioni dell’allenatore dopo la sconfitta contro il Milan. “Abbiamo giocato anche bene, ma non con il coltello tra i denti”. Una frase che non si contraddice affatto. Che dimostra come il Napoli la sua partita l’abbia comunque fatta, ma senza quella cattiveria che serviva per mettere alle corde il Milan. Così, nel duro faccia a faccia alla ripresa degli allenamenti, la provocazione di Gattuso. “Se continuate così me ne vado”.

Una frase non detta a caso. 

Appena un anno fa l’ammutinamento con Carlo Ancelotti, ma adesso la situazione è differente. Gattuso non è come Ancelotti. L’ex tecnico non seppe prendere una posizione decisa dopo la lite nello spogliatoio tra i calciatori ed Edo De Laurentiis al termine di un match di Champions. Inoltre, i ritmi degli allenamenti erano ben diversi. Con Ancelotti la squadra si era abituata ai giorni liberi, alle pacche sulle spalle, alle coccole.

Con Gattuso tutto è cambiato. Allenamenti, impegni, tensione. Stanno tutti sulla corda. Sono due modi differenti di allenare e di gestire il gruppo. Ancelotti che ha gestito i migliori calciatori al mondo lascia libertà, Gattuso invece ha fame. La stessa fame che vorrebbe vedere nei suoi uomini. Per questo non si fa problemi nel dire le cose. Nel mandare in tribuna Mario Rui e Ghoulam e spiegarne il vero motivo. Che poi, a vedere la prestazione del portoghese contro il Milan, non è che ci siano dubbi.

Insomma, per dirla tutta non si possono fare confronti con l’ammutinamento della passata stagione. Gattuso non è come Ancelotti. Ora non si scherza. E se qualcuno ha voglia di farlo va in tribuna. Ovvio che se l’intero gruppo dovesse decidere di non seguirlo più si assumerebbe delle grandissime responsabilità, quelle che l’anno scorso sono state mascherate comunque dall’equivoco tattico di Ancelotti. Ma con Rino non si scherza.

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