De Laurentiis: "Voglio salvare il calcio, altrimenti tra 20 anni morirà. Le piccole falsano il campionato"

9 Febbraio 2024
- di
Emanuele Catone
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Aurelio De Laurentiis
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NAPOLI INTERVISTA DE LAURENTIIS SERIE A - Intervenuto a margine dell'incontro al cospetto dei membri del Napoli Club Parlamento, Aurelio De Laurentiis, oratore in Senato, ha detto la sua su come salvare il calcio in Italia. Le sue dichiarazioni riportate dal Corriere dello Sport.

Napoli, De Laurentiis spiega come salvare il calcio in Italia

"Sono qui perché dovete salvare il calcio. Altrimenti tra 20 anni morirà. Servono l’azzeramento totale della legge Melandri e il varo di una normativa sugli stadi: sono le priorità assolute. I sindaci dei comuni devono prendere atto del fatto che gli impianti sportivi dovrebbero diventare beni a disponibilità gratuita di chi vuole investire 10 milioni di euro. Non è poi riducendo la Serie A a 18 squadre che si risolvono i problemi. C’è un campionato della parte sinistra della classifica e uno della parte destra. Le squadre che rappresentano città con ventimila abitanti falsano il campionato. E poi resta sempre la questione degli extracomunitari. Bisogna resettare la Lega".

Sui contratti dei calciatori

"Le società devono poter essere i procuratori dei propri calciatori: se ingaggio un ragazzo di 17 o 18 anni, non posso fargli soltanto cinque anni di contratto, ma devo essere libero di metterlo sotto contratto per sette-otto anni. E se poi alla fine del periodo contrattuale vuole andare via, allora può andare. Devo decidere io, non i procuratori".

Sui diritti tv

"La comunicazione cambia di continuo e l’estensione dell’assegnazione da tre a cinque anni non è stata una cosa positiva. Qui le cose cambiano ogni dodici mesi e va fronteggiata anche la pirateria. Tra l’altro, pure i contratti all’estero sono bassi. Bisognerebbe cedere i diritti a un unico concorrente al prezzo più alto".

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