NAPOLI INTERVISTA CANNAVARO - Il Napoli sarà impegnato martedì sera all'Olympiastadion di Berlino contro l'Union Berlino, nello stadio dove l'Italia si proclamò campione del Mondo nel 2006. Ad alzare la coppa fu Fabio Cannavaro che ha parlato degli azzurri in una intervista a La Gazzetta dello Sport.
"Se il Napoli può soffrire la sindrome da Olympiastadion? No. Perché quello non è lo stadio dell’Union, non è per loro un vero impianto di casa. E poi perché c’è una notevole differenza di valori in campo. I tedeschi vengono da otto sconfitte, il Napoli – rispettando l’avversario – deve vincere il doppio scontro diretto per ipotecare il passaggio agli ottavi di Champions. È troppo importante un successo per ritrovare autostima e rilanciarsi anche in campionato".
"In ripresa, dopo la prestazione deficitaria contro la Fiorentina. Si vede che il potenziale della squadra è notevole e quando mette sotto l’avversario riesce a imporsi. Deve continuare così. Cajuste mi è piaciuto, ha buone qualità fisiche e tecniche, l’unico che ha sfruttato il lavoro di Raspadori".
"Parliamo del classico “falso nove” che serve per favorire gli inserimenti. Ma a parte Cajuste il Napoli ha giocatori che per caratteristiche preferiscono la palla sui piedi".
"La fase difensiva. Questa squadra è abituata a recuperare alta la palla e ancora ha numeri importanti nella riconquista. Però non lo fa con costanza e ferocia e calando il pressing e abbassando il baricentro va in difficoltà. Insomma questi giocatori, per gli insegnamenti che hanno avuto, non sanno stare... a casa loro".
"Napoli ancora in corsa per lo scudetto? Secondo me sì. L’organico resta molto forte".