Napoli, le 5 (+1) partite decisive per lo Scudetto

6 Maggio 2023
- Di
Redazione MagicoNapoli
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NAPOLI SCUDETTO PARTITE DECISIVE - Adesso è ufficiale! Al termine di una lunga attesa durata 33 anni, il Napoli è tornato sul tetto d'Italia vincendo il terzo Scudetto della sua storia. La squadra di Spalletti ha dominato dall'inizio alla fine il campionato, portando a casa un titolo che alla vigilia sembrava quasi proibitivo, ma che ora è una solida realtà. Andiamo a ripercorrere le cinque partite più cruciali e significative dello straordinario cammino compiuto dagli azzurri in questa stagione.

Scudetto Napoli, le partite cruciali per il titolo

6^ giornata, Napoli - Spezia 1-0: Raspadori all'89' porta gli azzurri in vetta

Dopo appena cinque giornate la classifica è già sorprendente. L'Atalanta conduce con 13 punti, seguita da Napoli e Milan a 11, mentre le favorite alla vigilia, Juventus e Inter, sono in ritardo con "soli" 9 punti, dietro persino a Udinese, Torino e Roma. La squadra di Spalletti ospita al Maradona lo Spezia, senza vittoria dalla prima giornata e in cerca di riscatto. Gli azzurri partono forte cercando il vantaggio in più occasioni con giocate individuali di Kvartskhelia ed Elmas, ma Dragowski si fa trovare sempre pronto.

Nella ripresa la musica non cambia: i padroni di casa continuano a fare la partita, ma la porta dei liguri sembra essere stregata. Quando ormai il pareggio inizia ad aleggiare sul campo, ecco che nel finale arriva il colpo di scena: all'89' Lozano lascia partire un cross basso dalla destra che, dopo essere stato sfiorato da Gaetano, viene spinto dentro da Raspadori, dimenticato da tutta la retroguardia avversaria. Esplode il Maradona, il Napoli agguanta la vittoria allo scadere, volando al primo posto in classifica. Una posizione che non lascerà più.

7^ giornata, Milan - Napoli 1-2: il passaggio di consegne

Ottenuta la vetta il Napoli va a San Siro. Ad attenderla c'è il Milan, campione d'Italia in carica e prima a pari punti con i partenopei. I rossoneri si rendono fin da subito pericolosi, sfiorando il vantaggio prima con Giroud e poi Krunic, ma in entrambe le occasioni Meret compie due autentici miracoli, difendendo lo 0-0. Ad inizio secondo tempo gli ospiti si affacciano avanti con Kvaratskhelia che, dopo essere entrato in area dalla sinistra, viene steso da Dest. Il direttore di gara assegna con l'ausilio del Var il calcio di rigore, trasformato freddamente da Politano. Gli uomini di Pioli non si scoraggiano e al 68' trovano il gol del pareggio, grazie ad una penetrazione di Theo Hernandez, bravo a servire Giroud tutto solo in area. Stavolta l'estremo difensore napoletano non può nulla, 1-1 al Meazza.

L'inerzia della partita ora sembra pendere in maniera inevitabile verso il Diavolo, ma la squadra di Spalletti non ha ancora esaurite le proprie cartucce. Al 78' infatti, Mario Rui serve in area di rigore un cross morbido, sul quale si avventa il subentrato Simeone, che gira di testa il pallone verso la porta di Maignan, battuto dalla traiettoria improvvisa. 2-1, nello stadio cala il silenzio, rotto solo dalle grida di festa provenienti dal settore ospiti. Il Milan tenta gli ultimi assalti, ma le speranze rossonere si infrangono sulla traversa centrata da Kalulu, trovatosi solo a tu per tu con Meret. Il Napoli trionfa a Milano, soffrendo ma battendo i campioni. Una vittoria che sembra tanto un passaggio di consegne

17^ giornata, Sampdoria - Napoli 0-2: la reazione alla prima sconfitta

É l'8 gennaio. Con la fine della sosta per il Mondiale, è arrivata, dopo 16 partite, la prima sconfitta in campionato per il Napoli, per mano dell'Inter. Dopo questo primo passo falso, c'è già chi in giro prevede un tracollo degli azzurri; è anche per questo che la partita contro la Sampdoria al Ferraris assume un'importanza capitale. Servono conferme. Il match sembra iniziare subito in discesa per i partenopei, grazie ad un penalty assegnato al quarto minuto per un fallo in area su Anguissa. Dal dischetto va Politano, che si lascia però ipnotizzare da Audero. Il risultato rimane sullo 0-0.

Gli uomini di Spalletti non subiscono il contraccolpo psicologico e vanno avanti al 18' con Osimhen, bravo girare in porta una grande palla proveniente dalla sinistra del solito Mario Rui. Sul finale di primo tempo poi, i padroni di casa rimangono anche in 10, quando Rincon stende con un intervento killer il centravanti nigeriano del Napoli, diretto in porta. La ripresa è abbastanza equilibrata e le occasioni stentano ad arrivare, ma all'82' Elmas chiude la pratica grazie ad un altro calcio di rigore, assegnato per un fallo di mano di Vieira. I tre punti ottenuti a Marassi sono fondamentali e danno conferma che la sconfitta contro l'Inter è stata solo una normale battuta d'arresto, non un segnale d'allarme.

18^ giornata, Napoli - Juventus 5-1: una vittoria storica

Quella tra Napoli e Juventus è una delle rivalità più accese nel calcio italiano degli ultimi anni. La classifica dice che gli azzurri sono primi a 44 punti, con i bianconeri secondi a 37. Al Maradona va in scena dunque, oltre che un match tra due grandi rivali, un vero e proprio scontro diretto.

Al 14' i padroni di casa vanno subito avanti grazie ad un tap-in di Osimhen, il più veloce ad avventarsi sul pallone dopo una miracolosa risposta di Szczesny su Kvaratskhelia. La Juve dimostra di essere in partita, sfiorando il gol con una grande conclusione di Di Maria, infrantasi sulla traversa. Al 38' però, sono ancora una volta i partenopei a trovare la via del gol, in questo caso realizzato dal georgiano Kvara, servito tutto solo davanti al portiere da un Osimhen in grande spolvero. Dopo pochi minuti la Vecchia Signora si propone nuovamente in attacco e stavolta El Fideo, dopo aver vinto un paio di rimpalli, riesce a penetrare in area di rigore, trafiggendo Meret e mandando le squadre all'intervallo sul risultato di 2-1.

Se il primo tempo ci aveva mostrato una partita equilibrata, il secondo si rivelerà un vero e proprio massacro. Al 55' Rrhamani si avventa su un calcio d'angolo basso e teso in area juventina, facendo partire un potente destro dritto all'angolino. 3-1 al Maradona. Dieci minuti più tardi Bremer combina un pasticcio, riaccendendo l'asse Kvara - Osimhen, con il nigeriano pronto a volare più alto di tutti sul cross del suo compagno, trafiggendo di testa Szczesny. Al 72' poi, il Napoli ne fa addirittura 5 con Elmas, dimenticato da tutta la retroguardia bianconera. La vittoria è storica, il risultato lascia spazio a poche discussioni. Il Napoli ha letteralmente spazzato via la Juventus, ponendo fine ad ogni sua possibile speranza per il titolo.

20^ giornata, Napoli - Roma 2-1: la fuga

Dopo 19 giornate e 50 punti conquistati, la squadra di Spalletti sembra essere davvero inarrestabile. L'inseguitrice più vicina è a 12 lunghezze di distanza, ma il Napoli dovrà ora vedersela con la Roma, un avversario mai banale. Al 16' Mario Rui trova una grande imbucata per Kvaratskhelia, che fa partire un cross dal fondo verso Osimhen. Il pallone non è facile da gestire, perché ci sono due difensori giallorossi nei paraggi. Il nigeriano però, dopo averla controllata col petto, se la aggiusta al volo con il ginocchio, per poi scaricare un missile sotto la traversa. Un vero e proprio capolavoro, che fa esplodere di gioia i 50mila presenti allo stadio Maradona. Sul finale di primo tempo Meret salva il risultato con un ottimo intervento su Spinazzola, mentre ad inizio ripresa è Rui Patricio ad essere prodigioso, togliendo dalla porta un sassata di Lozano.

Al 75', come un fulmine a ciel sereno, arriva il pareggio della Roma firmato da El Shaarawy, dimenticato da tutti sul secondo palo e libero di mettere in rete un cross perfetto di Zalewski. Spalletti butta subito nella mischia Raspadori e Simeone nella speranza di ritrovare un complicato vantaggio, ma l'argentino quest'anno sembra proprio essere l'uomo della provvidenza per il Napoli. I padroni di casa quindi si riversano tutti in avanti e all'86' Zielinski trova il pallone giusto per El Cholito, che in una frazione di secondo si gira sul suo sinistro, sparando la sfera all'incrocio. É un delirio azzurro. I partenopei volano a +13 sulla seconda e ora, come se ce ne fosse stato bisogno, è arrivata la conferma: questo è l'anno del Napoli.

33^ giornata, Udinese - Napoli 1-1: il Napoli è campione d'Italia!

Il popolo partenopeo è pronto. Dopo l'occasione persa nella giornata precedente contro la Salernitana, il Napoli ha l'occasione di chiudere il discorso Scudetto alla Dacia Arena contro l'Udinese. I friulani provano a rovinare la festa alla squadra di Spalletti quando, al 13', Lovric porta in vantaggio i padroni di casa con un gran destro sotto l'incrocio. Gli azzurri però non hanno intenzione di rimandare ulteriormente la loro gioia e si lanciano in attacco, alla ricerca del punto che servirebbe per la vittoria matematica del campionato. Al 52' Osimhen è il primo ad avventarsi su un pallone vacante nell'area di rigore bianconera, segnando il gol dell'1-1 che fa letteralmente esplodere la metà di stadio occupata dai tifosi del Napoli. Il finale di partita non è altro che un conto alla rovescia fino al fatidico 93'. Arriva il fischio finale: finalmente, dopo 33 anni, il Napoli è di nuovo campione d'Italia!

Christian Gugliotta

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